4 terapie che ti permetteranno di tornare a correre

Ci sono persone che praticano la corsa regolarmente per mantenersi in forma, per passione o semplicemente per evadere con la mente da giornate particolarmente pesanti.

E poi ci sono i professionisti, i runner.

Questi professionisti sono soggetti a infortuni. Ma il maggiore nemico è l’infortunio ricorrente. Quello che si ripresenta quando pensi che tutto sia passato.

Per fortuna gli esperti di medicina sportiva stanno sviluppando nuove tecniche per dare sollievo senza dover ricorrere necessariamente alla chirurgia.

Dagli anni Sessanta a oggi, la medicina sportiva ha fatto passi da gigante.

Anni fa a chi subiva infortuni a muscoli o articolazioni veniva prescritto il classico protocollo “riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione”. Poi veniva fatta una radiografia, a cui seguivano una bella ingessatura e settimane d’immobilizzazione.

Oggi esistono molte più possibilità diagnostiche a completamento della valutazione da parte del fisioterapista:

  • ecografia muscoloscheletrica
  • risonanza magnetica
  • analisi posturale e baropodometrica
  • valutazione biomeccanica della corsa

I ricercatori sono costantemente impegnati nello sviluppo di terapie più avanzate ed efficaci per dare agli atleti con infortuni ricorrenti la possibilità di non ricorrere necessariamente alla chirurgia.

Tutti i runner si augurano di riuscire a evitare ogni tipo di infortunio, in modo da non dover intervenire in alcun modo. Ma se sei sfortunato e dovesse capitarti un infortunio, devi sapere che ci sono, (grazie ai progressi della medicina) a tua disposizione 5 nuove terapie innovative che ti permetteranno di poter continuare a correre.

1 – Prolo Terapia

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Con questo tipo di terapia viene iniettata una quantità di glucosio diluito in determinati modi e concentrazioni a seconda della zona e del tipo di problematica. Questo ha dimostrato di stimolare la rigenerazione di cartilagini, tendini e muscoli senza effetti collaterali degni di nota (a differenza delle infiltrazioni di cortisonici). Non provoca dolore se non un leggero indolenzimento per i 2-3 giorni successivi al trattamento.

Quando ricorrere alla Prolo Terapia?

È indicata in particolare in alcune condizioni:

  • dolori cronici e di vecchia data
  • dolori alla fascia plantare resistenti alle terapie convenzionali
  • tendiniti al Tallone d’Achille ricorrenti e resistenti alle altre terapie.

Di solito al runner appena infortunato viene suggerito il classico “ghiaccio, riposo e fisioterapia”.

Poi, se non si riesce a risolvere il problema, si ricorre alla Proloterapia che dà risultati in genere positivi nella maggior parte dei casi.

Quanto costa?

Il costo varia a seconda delle regioni e dei medici. Si tratta di un trattamento che richiede esperienza e precisione da parte del Medico.

Il costo varia dai 70 ai 130€ a seduta a seconda della regione d’Italia e dell’esperienza del Medico che la pratica.

Nella maggior parte dei casi bastano poche sedute, in genere non più di tre e con frequenza di una ogni 2-3 settimane.

2 – Il Dry Needling

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Si tratta di una terapia innovativa per l’Italia, molto adottata dai Fisioterapisti già da anni nel resto del mondo.

Viene usata dai fisioterapisti che vogliono raggiungere aree del muscolo o del tessuto connettivo molto profonde. Nelle aeree più tese del muscolo vengono inseriti degli aghi simili a quelli da agopuntura, che fanno rilassare il muscolo, aumentare il flusso sanguigno e attivare il processo curativo naturale del corpo.

Gli aghi sono molto sottili, quindi il dolore percepito è in genere ben tollerato. Può esserci un leggero indolenzimento per uno o due giorni dopo il trattamento.

Questa terapia viene usata spesso per i runner con lombalgia, dolori alle ginocchia, alle anche, periostiti e fasciti plantari.

Quante sedute occorrono?

Sono consigliate dalle 5 alle 7 sedute nell’arco di poche settimane, e il costo varia da 50 a 100€ a seduta a seconda delle regioni e dall’esperienza dei professionisti che la praticano.

In ogni caso vi dev’essere una prescrizione medica e la terapia è bene che venga svolta solo da personale che abbia svolto corsi specifici con attestati abilitanti e solo in centri autorizzati dall’azienda sanitaria con un medico presente nella struttura in grado di gestire eventuali seppur rarissime reazioni avverse (una precauzione in realtà sproporzionata dato che gli effetti collaterali e i rischi sono minimi).

3 – La Stimolazione Ossea a Ultrasuoni a Bassa Intensità

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Gli ultrasuoni attivano cellule vicino alla frattura ossea per stimolare il processo curativo.

Ci si può sottoporre al trattamento tranquillamente dal divano di casa, mentre si legge un libro o si guarda la tv. Infatti ai pazienti viene consegnato un piccolo kit di ultrasuoni da usare a casa.

Quando ricorrere a questa terapia?

La stimolazione ossea viene usata di solito quando una frattura fatica a guarire dopo mesi di cure tradizionali.

Mentre viene usata come trattamento immediato per frattura al quinto metatarso e per fratture da stress (fratture derivate da errori legati all’intensità e al volume dell’allenamento).

Perché sottoporsi a questa terapia?

Sono diversi i vantaggi per cui, in caso di necessità, valga la pena sottoporsi a questo trattamento:

  • efficacia confermata da diversi studi
  • aumento dei medici sportivi che utilizzano questa tecnologia per i propri pazienti

Quanto tempo occorre per ottenere i risultati sperati?

Al paziente che si sottopone al trattamento viene suggerito di usare lo stimolatore per 20 minuti al giorno per 3-4 mesi.

Dato che il processo è piuttosto lungo, molti atleti preferiscono l’intervento chirurgico.

Ricorda sempre che prima di effettuare queste terapie è necessario confrontarsi prima con un medico o un esperto fisioterapista, che ti possa consigliare e trovare la soluzione più adatta a te. Puoi iniziare da qui.

4 – Le Onde D’urto

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È una terapia piuttosto nota ma ora molto più diffusa grazie al fatto che viene praticata anche dai Fisioterapisti.

Le apparecchiature per Onde d’urto utilizzate dai fisioterapisti in genere differiscono per potenza e tipologie di patologie trattate ma non per efficacia.

Infatti sono macchine progettate per dare un minor dolore a parità di risultato nel medio-lungo periodo.

In genere il paziente non abbandona quasi mai il trattamento a causa del dolore, cosa che avviene spesso con i macchinari utilizzati dai medici (che sono onde d’urto utilizzate anche per la litotrissia renale).

Anche in questo caso, vi dev’essere una prescrizione medica e la terapia è bene che venga svolta in centri autorizzati dall’azienda sanitaria con un medico presente nella struttura (una precauzione in realtà sproporzionata dato che gli effetti collaterali e i rischi sono minimi).

Quanto costa?

In genere il prezzo varia dai 70 ai 100€ a seduta, a seconda della regione, del tipo di apparecchiatura utilizzato e dell’esperienza del professionista.

Il numero di sedute necessarie raramente supera le 4 sedute ed in genere vengono svolte con una frequenza settimanale. I risultati in genere non arrivano prima della 2-3 seduta.

Quando ricorrere a questa terapia?

In genere le Onde d’urto possono essere usate singolarmente o in sinergia ad altri trattamenti convenzionali.

Danno buoni risultati quando le terapie convenzionali falliscono e in particolare in caso di:

  • dolori cronici e di vecchia data resistenti alle terapie convenzionali
  • dolori alla fascia plantare
  • speroni calcaneari
  • tendiniti al Tallone d’Achille ricorrenti

Presso il nostro centro tutte queste terapie vengono svolte da personale esperto e abilitato, con esperienza pluriennale nel settore.

Richiedi una consulenza pre-visita gratuita per valutare se la tua problematica potrebbe beneficiare di tali opzioni terapeutiche.

 

Dott. Marco Segina

Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).

Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.