DIABETE E SINDROME METABOLICA
A rientrare in questa condizione, si stima rientrino più della metà delle persone nella terza età (od anche persone più giovani) che non sanno o non hanno ancora capito quale sia la causa.
In particolare le persone anziane, tendono ad etichettare i loro dolori e la loro debolezza ingravescente con termini generici come “acciacchi” e “vecchiaia” un po’ deresponsabilizzandosi dal dover intervenire attivamente nel risolvere il proprio problema.
Nella maggior parte dei casi sono i figli che spingono il proprio genitore ad interessarsi di questi problemi a tal punto da portarli a farli visitare da Noi semplicemente per capire se e come poter agire per mantenere attivo ed autosufficiente il proprio genitore.
Fortunatamente, salvo casi particolari o patologie specifiche, il più di questi problemi sono il risultato effettivo di un semplice “decondizionamento” progressivo e per tanto, con protocolli specifici legati allo stato di salute generale si possono recuperare buona parte della forza e della resistenza perse.
Nei casi di dolori diffusi invece, in sede di prima visita si tende a valutare la presenza o meno di patologie specifiche come l’artrosi, una sofferenza radicolare od altre cause organiche. Molto comune nelle donne over 50 è la Fibromialgia.
Anche in questi casi, con un opportuno programma mirato di ricondizionamento progressivo la persona può puntare a recuperare il benessere perso e diminuire quei dolori che ritrovano un’origine che sia “posturale”, muscolare od articolare.
Cosa si faceva in passato?
Fino a qualche tempo fa ci si limitava ad invitare le persone più anziane camminare molto. Negli ultimi anni invece, grazie alla letteratura scientifica emergente, si consiglia (anche agli ultra settantenni) di effettuare un’attività fisica da sforzo costante al fine di preservare il fisico dalla progressiva perdita di massa.
Presso il nostro centro uomini e donne di tutte le età possono essere introdotti all’attività fisica più congeniale per preservare la forza, la mobilità, la resistenza e la coordinazione muscolare.
In tutti i casi sopra descritti il nostro percorso prevede:
- Valutazione iniziale:
durante la quale viene registrata e valutata a storia clinica dell’assistito con particolare attenzione alle attività che il paziente descrive come impossibili o faticose.
Particolare attenzione viene posta alla condizione di salute generale, le comorbilità (patologie sistemiche) ed alla storia clinica del paziente.
Viene svolta anche quindi una valutazione posturale e dei dolori più significativi in modo da poter impostare il lavoro successivo anche al riequilibrio posturale e al migliorare la sintomatologia dolorosa che spesso si associa in questi pazienti in determinate articolazioni.
- Medical Fitness assistito:
A questo punto è possibile iniziare con le sedute assistite, in questa sede tenendo conto dell’età, di patologie associate e delle aspettative del paziente, il fisioterapista crea un programma riabilitativo mirato e corregge il paziente in caso di errore.
Trattandosi per la maggior parte di pazienti anziani e generalmente sedentari il periodo di affiancamento può avere durata variabile dalle 10 alle 24 sedute circa. Vista la grande variabilità dei casi, il numero di sedute necessarie viene comunque valutato in itinere grazie al costante dialogo e confronto con il fisioterapista.
Sedute autonome:
Si passa a questa fase nel momento in cui il paziente dimostra di aver appreso il programma per lui studiato. La persona prosegue dunque da sola sfruttando le medesime sale attrezzate con macchinari Medicali usati in tutta la fase assistita.
Questo permette un notevole vantaggio economico senza rinunciare però al confort degli ambienti mai sovra-affollati ed alla supervisione in caso di necessità da parte dello Staff Fisioterapico del Centro.
- Controlli periodici:
è possibile inoltre effettuare dei controlli periodici per correggere eventuali dubbi, verificare l’avanzamento la propria condizione, modificare od integrare il programma di allenamento e programmare ulteriori traguardi da raggiungere.