Sedie ergonomiche: un aiuto per la schiena?

Le sedie ergonomiche servono?

Questa è una delle domande più frequenti che ci vengono fatte dai nostri pazienti con problemi alla colonna vertebrale.

La risposta non è così semplice come si potrebbe pensare perché, innanzitutto, esistono numerose tipologie di sedie ergonomiche e, in secondo luogo, perché ognuno ha la sua postura, la sua predisposizione e il suo tipo di lavoro che richiede determinati movimenti (gesti ripetitivi in una certa direzione, allungamenti in avanti oppure posture fisse tenute a lungo).

Per rispondere alla domanda, possiamo partire dal fatto che le sedie ergonomiche sono state progettate per uno scopo preciso: permettere alla colonna vertebrale di mantenere un allineamento il più possibile simile a quello della posizione in piedi e ridurre quindi la componente di flessione che è compressiva a livello dei dischi intervertebrali.

L’idea è nata quindi dalla consapevolezza che generalmente nella posizione seduta la parte lombare della colonna è costretta a modificare drasticamente la propria forma, passando da inarcata a flessa.
Tuttavia, bisogna considerare che non tutte le sedie riescono in questo intento, specie se la lombalgia è già presente in quanto, per colpa del dolore, la percezione di ciò che fa bene o male viene spesso alterata.

In più, le sedie a seduta inclinata, quelle dove ci si appoggia alle ginocchia, grazie alla loro particolare seduta sono in grado di invitare la colonna a mantenere una posizione teoricamente meno stressante, ma non sempre la colonna accetta l’invito: in presenza di dolore cronico, sciatalgia o ernia del disco è possibile che la posizione finale sia anche peggiore di quella che si raggiunge usando una normale sedia con la seduta dritta.

Concludendo, queste sedie possono certamente essere d’aiuto, ma in prima battuta non consigliamo ai nostri pazienti questo tipo di sedute perché per ottenere ottimi risultati posturali spesso è sufficiente essere educati alla posizione corretta, evitare di mantenere per troppo tempo la stessa posizione in modo da distribuire al meglio il carico, imporsi di fare dei semplici esercizi di correzione posturale oppure adottare un supporto lombare che sostenga bene la lordosi.