Posture corrette e scorrette

Parliamo spesso di postura, ma è questo il segreto per una colonna vertebrale sana? Una postura corretta è la giusta posizione della schiena mantenuta per la maggior parte del tempo. Nel momento in cui si ha la tendenza ad adottare una posizione diversa da quella neutra  e fisiologica, i muscoli della colonna si ritrovano sottoposti ad uno stress notevole ed è sempre più difficile che riescano a mantenere il corpo in equilibrio.

Le posture pericolose sono tutte quelle in cui il corpo è più rilassato o troppo teso e chiuso in sé. Nel momento in cui iniziamo a percepire il dolore il nostro corpo è collassato perché ha esaurito la sua capacità di compensare le spinte. Nei casi più comuni, di solito più lievi, le conseguenze sono sovraccarichi e processi infiammatori, mentre nei peggiori  i danni possono essere più gravi.

Le posture flesse tendono a creare protrusioni discali, sovraccarichi ai dischi e contratture della muscolatura. Quelle inarcate causano a volte artrosi delle faccette articolari posteriori da sovraccarico mentre le posture anteriori o posteriori portano ad un lavoro eccessivo dei muscoli posturali alterando la ripartizione dei carichi a livello dei dischi e delle vertebre.

Ci sono 5 posture principali maggiormente diffuse, ma esistono diverse tipologie miste. In una valutazione posturale sono molti gli elementi da valutare: il profilo, la vista frontale, l’appoggio dei piedi, l’occlusione, la vista.

armonia-posturale

In linea generale possiamo considerare come le 5 principali quelle riportate nella foto: partendo da destra la prima è la postura corretta da adottare, la seconda accentua troppo le curve, la terza le accentua, ma con carico posteriorizzato, la quarta è l’Iperlordosi con carico interiorizzato mentre l’ultima annulla le curve.

Se volete testare la vostra postura potete provare a mettervi in piedi con spalle e natiche appoggiate al muro e i talloni distanti circa 5cm dalla parete. Passate a questo punto la mano nella curvatura lombare della schiena (tra glutei e dorso) e controllate la distanza dalla parete. Normalmente dovrebbe corrispondere a 3-4 dita, se la curva è maggiore è necessario contrarre gli addominali per ridurla, in caso contrario incurvate meglio la schiena. Successivamente controllate la nuca e il collo, la distanza dalla parete dovrebbe essere rispettivamente di 2 e 4 dita.

 

Dott. Marco Segina

Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).

Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.