Nervo accavallato? In realtà non esiste!

Cura Dolori e Stanchezza Cronica

“Mi si è accavallato un nervo!” è una frase ormai entrata nel linguaggio comune, ma in realtà descrive una condizione impossibile.

I nervi, infatti, non possono accavallarsi in quanto sono interamente coperti da tessuto connettivo (spesso protetti da muscoli), mentre fasce e canali ossei li distanziano rendendo impossibile ogni tipo di sovrapposizione.

Sfatiamo allora questo falso mito e capiamo di cosa si tratta: spesso questa sensazione è in realtà un’infiammazione dovuta ad uno spasmo muscolare tonico che causa un dolore intenso e pungente in una zona ben definita.

Lo spasmo muscolare è la cosiddetta “contrattura” (di seguito per semplicità la chiameremo così) cioè un indurimento di una particolare area muscolare che non funziona in modo corretto e durante la fase di rilasciamento rimane invece in contrazione.

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Quali sono le zone più sensibili a questo disturbo? Nel tempo sono stati catalogati i cosiddetti trigger point, cioè i punti più dolorosi, e i trattamenti idonei a ogni zona specifica; alcuni di questi punti si trovano nella zona cervicale e in particolare del trapezio, nella zona lombare, nel polpaccio e nel piede.

Cosa fare quando si presenta questo disturbo e come curarlo?

Il primo approccio per una risoluzione ottimale è individuare la causa del problema, infatti le cause possono essere molte, locali o sistemiche, dallo stiramento muscolare ad una sofferenza di un nervo motorio.

Bisogna quindi rivolgersi a uno specialista per eseguire alcuni test al fine di evidenziare eventuali scompensi o sovraccarichi che possono determinare lo spasmo protratto soprattutto se il problema risulta essere ciclico.

È fondamentale esaminare lo stile di vita, la postura lavorativa, il tipo di sport praticato ed eventuali danni fisici precedenti.

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Le possibilità di trattamento sono molteplici: si può trattare la contrattura tramite un massaggio fasciale, è possibile inoltre utilizzare determinate terapie fisiche dall’effetto mio rilassante come la Tecarterapia o le Onde d’urto e infine si può optare per la tecnica dell’agopuntura.

Il consiglio per chi soffre di questo disturbo in maniera recidivante è di rivolgersi a un esperto del settore (medico fisiatra, ortopedico o fisioterapista) per determinarne le cause e programmare un percorso riabilitativo volto a risolvere il problema in modo definitivo!

 

Dott. Marco Segina

Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).

Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.