La sindrome femoro-rotulea: cause e riabilitazione

La sindrome femoro-rotulea o anche patellofemoral pain syndrome (PFPS), è una particolare patologia che coinvolge l’articolazione compresa tra l’epifisi distale del femore e la rotula. È caratterizzata da un disturbo nel movimento della rotula nel momento del suo allungamento naturale.

In particolare, durante il movimento di flessione del ginocchio la rotula scorre in quella che viene chiamata “fossa intercondiloidea”. Con la sindrome femoro-rotulea, invece, il movimento risulta essere meno fluido e la rotula tende a scontrarsi con le pareti della fossa determinando attrito che risulta essere molto pericoloso e dannoso. Ciò comporta un dolore immediato causato da infiammazione e, nei casi più gravi, l’instaurarsi di un vero quadro di artrosi femore rotulea.

Possibili cause

Le cause possono essere molteplici e riconducibili a disturbi anatomici come una rotazione della tibia sul femore o un estremo valgismo del ginocchio (posizione anomala degli arti inferiori che tendono a deviare verso l’esterno portando le ginocchia ad avvicinarsi, assumendo una caratteristica posizione a X). Le principali possono essere:

  • Forma della rotula
  • Intrarotazione del femore
  • Extrarotazione della tibia
  • Aplasia dei condili femorali
  • Ipotonotrofia di uno dei quattro capi del quadricipite

La patologia è molto frequente e colpisce soprattutto soggetti in età intermedia, compresa tra i 30 e i 50 anni. Donne e alcuni sportivi come i corridori, saltatori o atleti che devono sopportare intense flessioni ripetute del ginocchio sono i soggetti più colpiti.

Trattamento riabilitativo

  • Tutori

Se il ginocchio è particolarmente infiammato, è bene procedere con una immobilizzazione attraverso un tutore e sospensione da ogni attività per un periodo che può variare dai 3 giorni fino ad una settimana. In questo modo è possibile applicare una forza mediale diretta che contrasti lo scorretto allineamento laterale della rotula.

sindrome femoro-rotulea_fisioterapia

  • Esercizi fisici

Anche se non sono ancora stati scoperti gli esercizi specifici per risolvere questo problema, diverse meta-analisi hanno dimostrato gli effetti positivi dell’esercizio fisico sulla riduzione del dolore in pazienti con PFPS, determinando una riduzione del dolore, un aumento della funzionalità e del recupero a lungo termine. Se il dolore non risulta essere eccessivo, si inizierà un percorso riabilitativo che prevederà un rinforzo muscolare del quadricipite, focalizzando l’attenzione sul rinforzo del vasto mediale se deficitario.

Al termine di ogni ciclo riabilitativo si consiglia sempre qualche seduta di rieducazione propriocettiva e un percorso rieducativo posturale: prevenire è meglio che curare!

Anche tu hai questo problema? Non ti preoccupare, contattaci ora!

 

 

Dott. Marco Segina

Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).

Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.