La magnetoterapia è davvero la panacea di tutti i mali?

magnetoterapia

Chissà a quanti sarà capitato di avere una prescrizione o di ricevere un consiglio relativo alla terapia con magneti.

Troppo generico in effetti. Cerchiamo allora di restringere il campo e parliamo di magnetoterapia.

magnetoterapia

La Magnetoterapia sarebbe quella pratica medica che sostiene di sfruttare l’energia di campi magnetici per curare diverse malattie, in particolare quelle legate ai dolori ed ai problemi ossei ed articolari. Esporre le persone a campi magnetici (a bassa o ad alta frequenza, e con intensità molto variabile, dai 100 ai 10.000 Gauss), migliorerebbe lo stato di salute e diminuirebbe i dolori.

Questi campi magnetici possono derivare da varie fonti, apparecchiature elettriche, enormi calamite ma anche piccole calamite che possono essere contenute in indumenti o piastrine, in particolare nell’uso di magneti a contatto con la pelle, si parla di magnetoterapia statica quando i campi magnetici si creano grazie a campi elettrici o radio, si parla di elettromagnetoterapia.
L’uso di magneti a scopo medico è molto antico ma ebbe un eccezionale impulso attorno al 1800, quando si diffuse la conoscenza del magnetismo al quale si affidarono proprietà praticamente miracolose. Ma i magneti non dimostrarono mai di curare alcuna malattia e quindi i “macchinari” diventarono una delle attrazioni tipiche di saltimbanchi e ciarlatani.

L’idea dei magneti curativi non scomparì mai del tutto, arrivando sino ai giorni nostri. Già negli anni ’60 e ’70 molti enti sanitari provarono a capire se nei poteri quasi magici del magnetismo ci fossero anche reali poteri medici, si provò così la magnetoterapia in qualsiasi malattia, soprattutto in quelle senza cura, anche perché, dai primi esperimenti, i pazienti parlavano di sollievo dai sintomi o miglioramento.

 

I dispositivi che usano l’energia magnetica a scopo medico si distinguono in due grossi gruppi. Quelli da magnetoterapia statica sono quasi tutti reperibili dovunque, nelle farmacie o nei supermercati, sono piccoli magneti (come le normali calamite casalinghe) che sono inseriti in tessuti, suole da scarpe, polsini, magliette o fasce. Indossando questi tessuti il magnete resterebbe a contatto con la pelle.

Poi ci sono i macchinari: questi sfruttano in genere l’elettromagnetismo, sono più voluminosi ed inviano degli impulsi che creano campi magnetici nelle zone da trattare e possono modulare il campo magnetico, rendendolo pulsato, superpulsato, continuo, variare la frequenza della pulsazione ed il campo magnetico a seconda degli obiettivi.

La pratica è così diffusa che non è difficile trovare macchinari di magnetoterapia in molti centri (specialmente centri di salute, di benessere o centri sportivi), con trattamenti che spesso prevedono diversi cicli (dai costi vari ma non bassi) ed è frequente anche l’offerta dii questi macchinari per l’uso a domicilio. Può essere interessante notare come molte delle affermazioni di chi vende o propone trattamenti con macchinari magnetici, sono piene di linguaggio pseudoscientifico, esoterico, si parla d “campo energetico”, “aura”, di “disintossicazione”, “massaggio cellulare”, poco di serio dunque.

Gli effetti sulla salute dei campi magnetici furono studiati intensivamente quando si svilupparono i primi macchinari diagnostici che sfruttano proprio questa energia (la risonanza magnetica, ad esempio) e si notò che il magnetismo non ha particolari effetti sull’organismo, soprattutto perché le intensità energetiche abitualmente utilizzate non possono averne, qualcuno ha stimato che, per avere un qualsiasi effetto evidente sul corpo umano, un magnete dovrebbe avere un’intensità tale da riuscire a deformare una barra di acciaio e se consideriamo che le calamite inserite in suole o tessuti con presunte proprietà curative hanno un’intensità magnetica che non riuscirebbe ad attraversare nemmeno l’epidermide, possiamo farci un’idea della loro utilità.
Proprio i valori di potenza sono quindi il limite principale della magnetoterapia. L’elettromagnetoterapia (quella utilizzata da alcuni macchinari) riesce a sviluppare intensità maggiori ma comunque spesso insufficienti ad avere un’azione sulle strutture dell’organismo. sicuramente può riuscire però ad ottenere un surriscaldamento della parte trattata che, in certe condizioni (edemi, danni vascolari, muscolo-tendinei) può dare sollievo o velocizzare il recupero. In questo caso però è bene ricordare che il meccanismo d’azione non è “esclusivo” degli apparecchi magnetici ma è lo stesso che usano altre apparecchiature e, in ultima analisi, lo stesso ottenuto con una buona terapia manuale (anzi probabilmente una terapia manuale dà più effetti drenanti e stimolanti sul metabolismo di qualunque magneto-terapia)

Qualcuno ha allora ipotizzato effetti sul flusso sanguigno (il sangue contiene ferro) ma, anche in questo caso, non vi è alcuna evidenza di effetto né le normali intensità utilizzate mostrano di poterne avere (immaginate gli effetti dannosi se una risonanza magnetica condizionasse il nostro flusso sanguigno).

una delle tante suolette magnetiche vendute on line

Il mercato però è pieno di piccoli oggetti (indumenti, piastrine, cerotti, bracciali, fasce ed altro) venduti per i dolori che dicono di sfruttare gli effetti del magnetismo statico, si può dire che sufficiente sicurezza che il loro effetto è nullo (anche se sicuramente qualcuno ne avrà sperimentato l’effetto placebo). Si trovano anche nelle farmacie e nei supermercati, promettono la rapida risoluzione di problemi dolorosi ma, con tutta evidenza, non ci riescono e, forse per questo, i produttori ricorrono a testimonial (sportivi famosi, personaggi noti) per vendere il loro prodotto anziché puntare sulla ricerca.

 

Alcuni studi sembrano mostrare un effetto positivo dei campi magnetici sulla riparazione delle ferite e sulla rigenerazione dei tessuti (cosa che potrebbe tornare utile in alcuni traumi anche sportivi, ad esempio) e persino sulle ulcere ma non c’è evidenza che questo tipo di effetto sia diverso da quello dovuto al calore sviluppato da normali apparecchiature elettriche, con un effetto blando e poco costante.

Se cerchiamo di concentrarci su quanto abbiamo a disposizione, non si potrà fare a meno di notare che il “successo” di questi trattamenti è fondamentalmente aneddotico: il passaparola, qualche esperienza personale ed ecco che, senza motivi plausibili, una vera e propria “arte magica” diventa medicina.

 

Ovviamente chi propone questa pratica ne parla in maniera entusiastica, ne spiega benefici e grandi risultati e ne fa intenderne i buoni effetti, ancora più preoccupante quando a tessere le lodi di una tecnica che si può chiamare pseudoscientifica, sono medici ed operatori sanitari del servizio pubblico. Sono citati alcune volte degli studi(1) ed anche esperimenti su animali (2) che dimostrerebbero effetti(3) dei campi magnetici su vari (4) parametri (c’è evidenza che vi sia un beneficio sul dolore di alcune tipologie di artrosi) ma si tratta quasi sempre di studi che mostrano diversi limiti spesso traendo conclusioni soggettive (intervistando i soggetti studiati) e non oggettive (parametri cliniici strumentali) o con pochissimi soggetti, inoltre molte volte la magnetoterapia è associata ad altre terapie a scopo “rinforzante” ma, anche in questo senso, non ci sono molte evidenze di funzionamento. Sorprendono anche alcuni argomenti (5) di sanitari che usano e propongono la magnetoterapia: non ha dimostrato di funzionare ma non è stato nemmeno dimostrato che non funzioni, visto che però sappiamo che non fa male perché non usarla?. OK, se la mettiamo così consigliamo anche un p’ò d’acqua santa ed una preghiera… ma spero che non sia solo una mia opinione che la medicina basata sulle evidenze debba basarsi almeno su qualche straccio di prova oggettiva di efficacia.

Sono idee che, evidentemente, non tengono conto né del metodo scientifico né della logica e comuni a tutte le false medicine. Per questo oggi la magnetoterapia è considerata a tutti gli effetti una medicina alternativa senza basi scientifiche.

Gli studi scientifici (più validi) sul tema però non lasciano molti dubbi. La magnetoterapia non ha effetti sul dolore (6) né su malattie come la spondilite anchilosante (7) o l’artrite reumatoide (8). Nessun effetto nemmeno su altri disturbi come l’incontinenza (9) urinaria, i dolori da tunnel carpale (10) o plantari (11) o sull’osteoartrite (12) .

Interessante notare che anche in riviste scientifiche “alternative”, sono comparsi (13) studi che mostrano l’inefficacia di questi strumenti. Persino il NCCIH (National Centre for Complementary and Integrative Health, l’agenzia governativa americana per le medicine alternative) si è espresso (14) chiaramente: “Non è stata mai provata l’efficacia dei magneti in nessuna condizione di salute […] l’evidenza scientifica non supporta l’uso di magneti per il controllo del dolore. Nessuna evidenza di efficacia nemmeno (15) per alcuni sintomi della menopausa.

Si può ragionevolmente concludere quindi che salvo rare e ben specifiche condizioni, l’applicazione di magneti non ha alcuna evidenza scientifica di efficacia e non ha mai provato in maniera sufficientemente certa di avere effetti benefici.

C’è sicuramente un buon giro d’affari attorno ai magneti curativi, che sembrano attirare come poche altre terapie per il dolore. In realtà, molto del loro successo è dovuto al fatto che la maggioranza dei disturbi osseo-articolari e dolorosi, oltre alla terapia sintomatica (analgesici, anti infiammatori) ed al riposo o alla riabilitazione non ha molte alternative, chi soffre di questi disturbi è spesso uno sportivo che ha quindi tutto l’interesse ad una ripresa rapida e completa, cosa praticamente impossibile, ecco che interviene la promessa del miracolo, i magneti, se si aggiunge che anche molti professionisti sanitari prescrivono trattamenti su base magnetica il gioco è fatto.

L’unico problema che hanno è che nel 90% dei casi NON FUNZIONANO.

Per questo motivo in molti stati ed anche in Italia, sono state tante le richieste di ritiro di prodotti (soprattutto per pubblicità ingannevole) e multate aziende che promettevano effetti sulla salute mai realizzabili.
Non bisogna però confondere questa pratica con altre proposte nello stesso tipo di disturbi, ad esempio le stimolazioni elettriche o quelle termiche, che hanno altri meccanismi d’azione.

Ultimo spiraglio di efficacia la magnetoterapia l’ha dimostrata nel campo dell’accelerazione del consolidamento di fratture e di qualche altro settore:

I campi elettromagnetici pulsati (detti C.E.M.P o PEMFs – pulsed electromagnetic fields.) emessi da qualche apparecchiatura (più costosa e più potente) hanno dimostrato una certa efficacia nell’accelerare la formazione di callo osseo riparativo dopo una frattura, nel diminuire la risposta infiammatoria, ne ridurre i sintomi della sindrome post.-menopausale. (16,17,18,19,20,21)

Bisogna ricordare però che il tipo di campo usato in questo caso è quasi sempre emesso da un elettromagnete, comandato da una centralina che ne modula il campo, l’intensità, ed il tipo di emissione. Sembrano essere questi parametri a determinare l’effetto finale sul tessuto biologico bersaglio.

 

Infine una nota di colore: fu una delle bufale più fantastiche scovate da “medbunker”  gli anelli dell’immortalità (22).
Degli anelli con due calamite che, applicati ogni giorno, prima di andare a dormire, ringiovanirebbero progressivamente chi li indossa.
Incredibile ma vero, c’è chi li acquista. Ancora più incredibile, c’è chi, non vedendosi ringiovanito, protesta con il produttore che, ovviamente, fa presente che in certi casi, oltre agli anelli, è necessario l’uso delle “Pillole della giovinezza” che, altrettanto ovviamente, sono acquistate.
Come diceva Totò in un suo film, alla domanda “ma perché invece di truffare la gente non ti trovi un lavoro onesto?”, rispose: “perché ci sono più fessi che datori di lavoro“.

 

BIBLIOGRAFIA:

1) Magnetic field therapy in patients with cytostatics-induced polyneuropathy: A prospective randomized placebo-controlled phase-III study.Rick O1, von Hehn U2, Mikus E1, Dertinger H3, Geiger G1.Bioelectromagnetics. 2017 Feb;38(2):85-94. doi: 10.1002/bem.22005. Epub 2016 Sep 22.

2) Effect of static magnetic field on pain level and expression of P2X3 receptors in the trigeminal ganglion in mice following experimental tooth movement.Zhu Y1, Wang S2, Long H1, Zhu J1, Jian F1, Ye N3, Lai W1.Bioelectromagnetics. 2017 Jan;38(1):22-30. doi: 10.1002/bem.22009. Epub 2016 Oct 21.
3) Clin J Pain. 2016 Mar 25. [Epub ahead of print]Pulsed Electro Magnetic Fields for Postsurgical Pain Management in Women Undergoing Caesarian Section, a Double-blind Randomized Placebo-controlled Trial.Khooshideh M1, Latifi Rostami SS, Sheikh M, Ghorbani Yekta B, Shahriari A.

4) Altern Ther Health Med. 2002 Jul-Aug;8(4):50-5.Effects of static magnets on chronic knee pain and physical function: a double-blind study.Hinman MR1, Ford J, Heyl H.

5)http://southfloridahospitalnews.com/page/Magneto_Therapy_Does_It_Actually_Work/8809/1/

6) CMAJ September 25, 2007 vol. 177 no. 7 doi: 10.1503/cmaj.061344Static magnets for reducing pain: systematic review and meta-analysis of randomized trialsMax H. Pittler MD PhD, Elizabeth M. Brown BSc, Edzard Ernst MD PhD

7) Rheumatol Int. 2014 Mar;34(3):357-65. doi: 10.1007/s00296-013-2941-7. Epub 2014 Jan 8.Is magnetotherapy applied to bilateral hips effective in ankylosing spondylitis patients? A randomized, double-blind, controlled study.Turan Y1, Bayraktar K, Kahvecioglu F, Tastaban E, Aydin E, Kurt Omurlu I, Berkit IK.

8) Reumatologia. 2016;54(4):201-206. Epub 2016 Oct 5.The use of magnetic fields in treatment of patients with rheumatoid arthritis. Review of the literature.Zwolińska J1, Gąsior M2, Śnieżek E3, Kwolek A3.

9) Clin Med Res. 2012 Feb;10(1):7-14. doi: 10.3121/cmr.2011.1008. Epub 2011 Aug 4.Pelvic static magnetic stimulation to control urinary incontinence in older women: a randomized controlled trial.Wallis MC1, Davies EA, Thalib L, Griffiths S.

10) J Fam Pract. 2002 Jan;51(1):38-40.The effectiveness of magnet therapy for treatment of wrist pain attributed to carpal tunnel syndrome.Carter R1, Aspy CB, Mold J.

11) JAMA. 2003 Sep 17;290(11):1474-8.Effect of magnetic vs sham-magnetic insoles on plantar heel pain: a randomized controlled trial.Winemiller MH1, Billow RG, Laskowski ER, Harmsen WS.

12) Rheumatology (Oxford). 2012 Dec;51(12):2224-33. doi: 10.1093/rheumatology/kes200. Epub 2012 Aug 25.A systematic review of evidence for the effectiveness of practitioner-based complementary and alternative therapies in the management of rheumatic diseases: osteoarthritis.Macfarlane GJ1, Paudyal P, Doherty M, Ernst E, Lewith G, MacPherson H, Sim J, Jones GT; Arthritis Research UK working group on Complementary and Alternative Therapies for Management of Rheumatic Diseases.

13) CMAJ. 2007 Sep 25;177(7):736-42.Static magnets for reducing pain: systematic review and meta-analysis of randomized trials.Pittler MH1, Brown EM, Ernst E.

14) https://nccih.nih.gov/health/magnet/magnetsforpain.htm

15) Menopause. 2004 Jan-Feb;11(1):11-33.Treatment of menopause-associated vasomotor symptoms: position statement of The North American Menopause Society.

16) . Ongaro A, Pellati A, Bagheri L, Fortini C, Setti S, De Mattei M. Pulsed marrow and adipose tissue derived mesenchymal stem cells. Bioelectromagnetics. 2014 Sep;35(6):426-36. doi: 10.1002/bem.21862. Epub 2014 Aug 6.

17) Vincenzi F, Targa M, Corciulo C, Gessi S, Merighi S, Setti S, Cadossi R, Goldring MB, Borea PA, Varani K. Pulsed Electromagnetic Fields IncreaHuman T/C-28a2 Chondrocytes and hFOB 1.19 Osteoblasts. PLoS One. 2013 May 31;8(5):e65561. doi: 10.1371/journal.pone.0065561. Print 2013. PMID: 23741498 [PubMed – in process]

18) . Fassina L, Saino E, Visai L, Schelfhout J, Dierick M, Van Hoorebeke L, Dubruel P, Benazzo F, Magenes G, Van Vlierberghe S. Electromagnetic stimulation to optimize the bone regeneration capacity of gelatin-based cryogels. Int J Immunopathol Pharmacol. 2012;25(1):165-74.

19) Faldini C, Cadossi M, Luciani D, Betti E, Chiarello E, Giannini S. Electromagnetic bone growth stimulation in patients with femoral neck fractures treated with screws: prospective randomized double-blind study. Current Orthopaedic Practice. Volume 21; 3; May/June 2010, p 282-7

20) Sollazzo V, Palmieri A, Pezzetti F, Massari L, Carinci F. Effects of Pulsed Electromagnetic Fields on Human Osteoblastlike Cells (MG-63): A Pilot Study. Clin Orthop Relat Res. 2010; 468:2260–2277

21) Bioelectromagnetics. 2017 Sep;38(6):406-424. doi: 10.1002/bem.22065. Epub 2017 Jun 30.Effects of pulsed electromagnetic fields on postmenopausal osteoporosis.Zhu S1,2,3, He H1, Zhang C1,2, Wang H1,2, Gao C1,2, Yu X3, He C1,2.

22) http://medbunker.blogspot.it/2010/05/lanello-dellimmortalita.html

Altre referenze chiave:

• Colbert AP, Markov MS, Souder JS. Static magnetic field therapy: dosimetry considerations.Journal of Alternative and Complementary Medicine. 2008;14(5):577–582.

• Eccles NK. A critical review of randomized controlled trials of static magnets for pain relief.Journal of Alternative and Complementary Medicine. 2005;11(3):495–509.

• Khoromi S, Blackman MR, Kingman A, et al. Low intensity permanent magnets in the treatment of chronic lumbar radicular pain. Journal of Pain and Symptom Management. 2007;34(4):434–445.

• Morris CE, Skalak TC. Acute exposure to a moderate strength static magnetic field reduces edema formation in rats. American Journal of Physiology. Heart and Circulatory Physiology. 2008;294(1):H50–H57.

• Pittler MH, Brown EM, Ernst E. Static magnets for reducing pain: systematic review and meta-analysis of randomized trials. CMAJ. 2007;177(7):736–742.

• Richmond SJ, Brown SR, Campion PD, et al. Therapeutic effects of magnetic and copper bracelets in osteoarthritis: a randomised placebo-controlled crossover trial.Complementary Therapies in Medicine. 2009;17(5–6):249–256.

• Rumbaut RE, Mirkovic D. Magnetic therapy for edema in inflammation: a physiological assessment.American Journal of Physiology. Heart and Circulatory Physiology. 2008;294(1):H19–H20.

• Vallbona C, Richards T. Evolution of magnetic therapy from alternative to traditional medicine. Physical Medicine and Rehabilitation Clinics of North America. 1999;10(3):729–754.

Articolo tratto dal sito MEDBUNKER che ringraziamo per la sua opera di “DEBUNKER” in campo medico, dal quale si sono ampliati determinati argomenti e ne è stata arricchita la bibliografia.http://medbunker.blogspot.it/2016/12/i-magneti-della-salute.html?m=1

 

Dott. Marco Segina

Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).

Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.