I rischi del mal di schiena cronico

Il mal di schiena, come sappiamo, non è solo una conseguenza di un disagio alla colonna vertebrale o ai muscoli che la sorreggono, ma può derivare da cause meno intuitive e chiare. Più raramente, infatti , un dolore di tipo lombare può derivare da origini diverse come problematiche d’organo specifiche, risultati di interventi chirurgici e molto altro.

Ciò che non solitamente non si sa, è che,  non curando il dolore alla schiena, il rischio è quello di portare avanti la patologia troppo a lungo, fino a poterla definire “cronica” in caso superi l’anno di età. In questo caso il dolore non solo provoca una modifica nel modo in cui gli specialisti devono approcciarsi al disturbo e occuparsi della riabilitazione, ma ha delle conseguenze anche sul piano strutturale e “mentale” del paziente.

Il più delle volte, in modo inconscio, le persone tendono a modificare il loro atteggiamento e i loro comportamenti favorendo così una perdita progressiva di forza, elasticità e resistenza. I muscoli, legamenti e articolazioni tendono ad irrigidirsi peggiorando la forma fisica del paziente fino a trascinarlo nella “spirale della cronicità”.

Il dolore cronico, però, come abbiamo detto, ha delle conseguenze anche sul piano mentale. Attraverso metodi di indagine quali la tomografia ad emissione di positroni ed encefalogramma è stato studiato che, nella corteccia delle aree pre-motorie, come conseguenza di una patologia cronica alla schiena, si possono notare alterazioni nei meccanismi di attivazione delle aree che si occupano del movimento.

Questo provoca una iper-attività delle aree il cui compito è quello di percepire la sensazione di dolore con meno capacità di controllarlo. Il dolore, inoltre, oltre ad essere percepito più del previsto, è capace di alterare i meccanismi di attivazione muscolare e quindi la normale capacità motoria.

Per curare un paziente con questo tipo di disturbo, oltre alle normali terapie manipolative, capaci però di ridurre solo il dolore a breve termine, sarà necessario un percorso mirato al ripristino di una mobilità e coordinazione muscolare stabili, all’aumento di forza e resistenza dei muscoli e quindi al recupero totale delle attività e dei movimenti quotidiani.

 

Dott. Marco Segina

Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).

Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.