Coltivare una passione è giusto, ma attenzione alla salute!

mobilità danzatori

Cosa hanno in comune i musicisti e i danzatori?

La maggior parte delle persone concorderanno sul fatto che in entrambe le attività artistiche occorrono la costanza, l’impegno e il senso di sacrificio.

Pochi invece sospettano un altro aspetto comune: il rischio di contratture e dolori.

Nonostante queste due arti siano agli antipodi dal punto di vista del movimento, entrambe possono portare a delle contratture: la musica obbliga i musicisti a mantenere la stessa posizione per lunghi periodi, spesso in posizioni asimmetriche che sovraccaricano maggiormente alcune articolazioni rispetto ad altre, mentre la danza, nonostante la ricerca estrema di mobilità, in realtà costringe idealmente le ballerine a mentenere fisse determinate posture del tronco…

Per quanto la postura di questi due possa sembrare “bella dritta” la postura ideale non esiste, in quanto il nostro corpo ha bisogno di muoversi per star bene, e nessuna postura, nemmeno la più “ideale” se mantenuta a lungo è benefica.

Nel recente studio “Scoliosis in musicians and dancers” (H.A. Bird, Sofia Ornellas Pinto) sono stati studiati diversi casi con problemi all’apparato locomotore e il più particolare è quello di una giovane violoncellista con la passione per la danza.

La ragazza, dopo aver praticato danza per diversi anni, ha dovuto smettere di ballare a causa di una scoliosi adolescenziale e, di conseguenza, ha iniziato a dedicarsi esclusivamente alla musica: quest’attività non ha fatto altro che peggiorare progressivamente i sintomi a carico dell’apparato locomotore.

La violoncellista è passata dall’iper-mobilità all’iper-immobilità e gli estremismi sono sempre sconsigliati: in caso di patologia a carico della colonna o delle altre articolazioni è opportuno impostare un trattamento specifico adeguato e, soprattutto, non interrompere le attività ma piuttosto limitarle e compensarle.

Bisogna ricordare che in pubertà si è in un momento di grande fragilità: la modalità di allenamento migliore è quella che prevede programmi personalizzati.

Bisogna insegnare ai ragazzi ad ascoltare i segnali del proprio corpo e lavorare per compensare il proprio tallone d’Achille: solo così potranno coltivare le proprie passioni e avere una lunga carriera ricca di successi senza intaccare la salute.

Se hai bisogno di alcuni consigli legati a una tua particolare passione, CONTATTACI!

 

Dott. Marco Segina

Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).

Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.