L’utilizzo del corsetto per il trattamento della scoliosi idiopatica

Scoliosi

Il trattamento delle scoliosi mediante corsetto (o busto) si applica principalmente nelle scoliosi di grado moderato (25°-35° Cobb) oltre che in caso di scoliosi grave (fino a 45° Cobb).

Il busto viene tendenzialmente suggerito ed utilizzato nei pazienti che hanno ancora un elevato potenziale di crescita (pazienti giovani o adolescenti); se invece è stata raggiunta la completa maturità scheletrica non vi è più l’indicazione del suo utilizzo terapeutico.

Il percorso di trattamento mediante corsetto prevede che questo venga indossato per circa 20-22 ore al giorno e che venga associato a trattamenti di fisioterapia specifica e a un’attività sportiva adeguata nelle ore in cui non si indossa.

L’obiettivo del trattamento è infatti quello di correggere la curva scoliotica o nei casi peggiori di mantenerla senza causare nel paziente un peggioramento della situazione.

Un centro che offre supporto e cura durante tutto il percorso riabilitativo deve essere in grado di indirizzare, consigliare e provvedere alla corretta fornitura e utilizzo del busto indicato dallo specialista.

Presso il nostro centro, grazie alla collaborazione con la “Orthomedica” (leader nella realizzazione di corsetti su misura fin dal 1927) si cerca di trovare la migliore soluzione al trattamento della scoliosi sia in termini di materiali che di fattezza del busto. I numeri (circa 1400 busti l’anno) dimostrano l’effettiva efficacia del trattamento anche grazie ai progressi tecnologici del settore.

 

La struttura dei corsetti

La struttura dei corsetti si differenzia non solo in base alla gravità della scoliosi e al tratto della colonna vertebrale coinvolto, ma anche in relazione ai principi biomeccanici che portano alla cura della patologia. Influiscono inoltre i materiali con i quali vengono realizzati i corsetti e il numero di valve che li costituiscono.

Vediamo i differenti tipi di corsetto.

 

Il corsetto di Chêneau

Si tratta di una tipologia di busto utilizzato per il trattamento di:

  • scoliosi dorsale o dorso-lombare con apice non superiore a D6- D7;
  • scoliosi doppia primaria con curva dorsale tra i 20° ed i 35° Cobb;
  • scoliosi dorso-lombare ad ampio raggio con bacino obliquo, eventualmente associata a una ipercifosi toracica.

Attualmente rappresenta la proposta più avanzata per il trattamento conservativo delle curve scoliotiche, poiché abbina a un’ottima tollerabilità un buon modellamento del gibbo prevenendo la formazione del dorso piatto.

È un corsetto univalva realizzato in polietilene con apertura frontale realizzata mediante cinturini con tiraggio posto in corrispondenza della curva primaria. Per ciò che riguarda la biomeccanica è progettato per una correzione a livello tridimensionale della deformità scoliotica, compiendo un’azione derotante sul piano trasversale, una deflettente sul piano frontale e una normalizzante sul piano sagittale.
Presenta inoltre l’applicazione di aree di spinta e corrispondenti aree di espansione in modo da favorire il riallineamento del tronco e delle pelvi.

 

Il corsetto La Padula

Questo busto è utilizzato per il trattamento di scoliosi lombari primarie di lieve entità e dorsali medie con limitata rotazione, associate a dorso curvo.
Anch’esso è un corsetto univalva realizzato in polietilene, presenta spinte acromiali rivestite in lega di alluminio che correggono l’atteggiamento curvo senza favorire il dorso piatto.

 

Il corsetto Lionese

È indicato per il trattamento delle scoliosi evolutive relative al periodo di crescita adolescenziale, con valore angolare fra i 30° ed i 40°, limitatamente a soggetti con sufficiente sviluppo della gabbia toracica però privi di curve toraciche alte.

È un corsetto in polietilene, considerato dinamico e asimmetrico in quanto, essendo formato da più valve regolabili in compressione ed altezza, riesce a ottenere specifiche spinte all’apice delle curve, potendo così modellare la gibbosità della curva scoliotica.

 

Il corsetto Sforzesco

È un busto dedicato al trattamento di:

  • scoliosi dorso-lombari;
  • scoliosi con componente toracica dai 30° ai 60° e componente lombare di valore angolare tra i 30° ed i 45°.

È adatto anche alle curve lombari di valore angolare inferiore, se accompagnate da traslazione del torace sul bacino o associate a curve toraciche di compenso.

Si tratta di un corsetto realizzato in policarbonato ed è costituito da due emivalve che avvolgono il tronco raccordandosi mediante un’asta metallica longitudinale posta sull’asse mediale posteriore.
Quest’asta è dotata di cerniere che ne consentono l’apertura e la vestibilità.
Per ciò che riguarda la biomeccanica, vengono applicati all’interno della struttura dei pad di spinta in modo da esercitare una forza in corrispondenza delle pendenze maggiori della curva scoliotica.

 

Il busto Providence

Oltre al trattamento di curve lombari o dorso-lombari con grado inferiore ai 35° di Cobb il busto Providence è un corsetto molto utilizzato nelle fasi di abbandono e per il trattamento finale della scoliosi.

Come scopo ha quello di ridurre e/o mantenere la curva scoliotica modellando le curve lombari; viene definito “corsetto notturno” essendo utilizzato durante la notte in modo che il paziente rimanga immobilizzato lungo il tratto lombare e dorso-lombare della colonna. Il principio biomeccanico è quello di applicare spinte all’apice delle curve attraverso un’unica valva.

 

Il busto Milwaukee

Rispetto agli altri corsetti finora descritti è indicato per il trattamento delle scoliosi cervico-dorso-lombari ma anche di scoliosi infantili e di scoliosi a dorso piatto o cavo in pazienti con deficit respiratori o cardiaci.
Come il corsetto Chêneau esercita un’azione attiva e passiva: è basato sull’apertura delle convessità delle curve attraverso delle coppie di pelotte di spinta, situate sulle costole afferenti all’apice delle curve.
La loro efficacia è incrementata dalla riduzione del carico assiale intervertebrale, grazie all’elongazione offerta dall’appoggio occipito-mentoniero.

 

Il busto Art Brace

È realizzato per il trattamento di scoliosi rigide evolutive con valore angolare tra i 30° ed i 40° in soggetti con un sufficiente sviluppo della gabbia toracica e privi di curve toraciche alte. È un corsetto bivalva che presenta un’asta rigida posteriore che mediante le cerniere consente l’apertura e la vestibilità; la chiusura invece è possibile grazie alla presenza dei cinturini.

È un busto che, grazie all’alta rigidità del suo materiale, lavora in elongazione e detorsione globale, superando il concetto di sistema di spinte e controspinte dei corsetti tradizionali.

L’acronimo A.R.T. sta per:

  • asimmetria (asimmetria controllata grazie al sistema di acquisizione e costruzione del busto);
  • rigidità del materiale impiegato (poliammide sintetico ad alta rigidità);
  • torsione (detorsione globale e accurata sui segmenti interessati dalla deviazione angolare associata a un lavoro in elongazione attraverso la presa ascellare definita).

 

Il busto B.S.O

Si tratta di un corsetto adatto al trattamento di

  • scoliosi secondarie con gravi patologie respiratorie;
  • scoliosi neuromuscolari con possibile evoluzione;
  • casi di spina bifida;
  • problematiche post-operatorie.

È un busto plurivalve con apertura anteriore; esercita spinte claveari / sternali, regolabili a livello del cavo ascellare.

 

L’uso di uno scanner ottico 3D

Esiste un busto dedicato alla cura di scoliosi neurogene centrali, periferiche o neuromuscolari, anche per i casi di miolesione. È costituito da una sola valva e viene realizzato in materiale termoformabile a bassissima rigidità con chiusura anteriore, laterale o posteriore.

Dopo aver posizionato il paziente in correzione su un sistema di riallineamento appositamente realizzato, viene ottenuto il busto mediante uno scanner ottico 3D, effettuando una scansione in postura eretta, seduta oppure decubito orizzontale.

 

Il busto Embrace

Rappresenta l’evoluzione tecnologica del busto passivo ed è in grado di monitorare la distribuzione della pressione esercitata per la correzione delle scoliosi strutturate (in particolare idiopatiche) e il tempo di utilizzo del corsetto.

Si tratta quindi di un sistema tecnologico integrato nel corsetto che prevede l’uso di sensori a stato solido sviluppati con tecnologia microelettronica in grado di misurare la pressione esercitata dal busto sulla curva scoliotica.

I sensori possono essere applicati ai corsetti monovalva, sia a livello dorsale che lombare; mentre, in caso di corsetti bivalva è possibile applicare un solo sensore a livello dorsale o lombare.

I dati raccolti permettono un monitoraggio da parte dell’utilizzatore (paziente) attraverso un’applicazione da installare sul proprio smartphone, così da stimolare maggiore consapevolezza e partecipazione attiva nella fase di cura. Questo sistema favorisce una maggior costanza di utilizzo da parte del paziente, contribuendo a una riduzione dei tempi di utilizzo e a un aumento dell’efficacia del trattamento.

Il trattamento può essere modificato sulla base dei dati monitorati mediante un aggiustamento delle pressioni esercitate dal busto. Tale approccio risulta innovativo dal momento che il medico ha gli strumenti per determinare la correttezza e l’efficacia del trattamento in maniera meno invasiva (grazie ai dati disponibili sull’app) e ha la possibilità di implementare tempestivamente opportune azioni correttive.

La registrazione delle pressioni esercitate da un dispositivo medico (realizzato su misura) sul paziente è un’esigenza espressa dagli specialisti della medicina da molto tempo, poiché le modalità attuali di verifica si basano su metodi manuali e sull’esperienza. Spesso si ricorre a controlli radiografici che, soprattutto per soggetti in fase di sviluppo e nonostante la ridotta esposizione, sono potenzialmente dannosi.

Il progetto EMBRACE mira quindi allo sviluppo di un innovativo busto ortopedico con caratteristiche capaci di rispondere a esigenze non ancora soddisfatte dai prodotti presenti sul mercato.

 

Dopo questa breve panoramica si comprende quanto sia importante affidarsi a personale esperto e preparato in materia e possibilmente essere assistiti da una struttura che possa seguire il paziente durante tutto il percorso.

Per questi motivi abbiamo cercato di unire i migliori professionisti costruendo un’équipe dedicata alla scoliosi.

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Poliambulatorio Fisiosan è un centro di fisioterapia autorizzato. Il nostro team si compone di professionisti qualificati che valutano e soddisfano tutte le esigenze di cui hanno bisogno i nostri pazienti.

 

Dott. Marco Segina

Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).

Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.