Tecnica Maitland e approccio integrato alle cervicalgie: come trattiamo il dolore cervicale e la radicolopatia da ernia cervicale

Tecnica Maitland e approccio integrato alle cervicalgie come trattiamo il dolore cervicale e la radicolopatia da ernia cervicale fisiosan

Capita spesso, nel nostro lavoro, di incontrare persone che arrivano dopo mesi – a volte anni – di dolori cervicali o brachialgia (la sciatica del braccio).

Qualche settimana fa, ad esempio, è venuta alla nostra attenzione una ragazza che lamentava un dolore persistente al collo, al punto da non riuscire a ruotare la testa verso destra. Sentiva il collo “bloccato” e, nonostante si fosse già rivolta a un altro professionista per diverse sedute, i benefici erano stati scarsi.

Dopo la valutazione iniziale, ho deciso di applicare una delle tecniche che utilizziamo spesso in questi casi: la mobilizzazione secondo Maitland. Già alla fine della prima seduta, la paziente è rimasta sorpresa dalla differenza: dolore in movimento quasi sparito e rotazione recuperata quasi del tutto.

Le ho spiegato che non è “la tecnica in sé” ad avere il potere assoluto, ma il saper scegliere, per ogni singolo caso, quale strumento usare, come e quando.

 

Come funziona la tecnica Maitland

La Maitland non è una “manovra”, ma un insieme di mobilizzazioni articolari graduabili.

Si basa su cinque gradi di mobilizzazione:

  • Grado 1-2 – movimenti piccoli e delicati, utili nelle fasi acute per ridurre il dolore e rilassare la muscolatura senza stressare le articolazioni.
    Esempio: un paziente con dolore acuto e rigidità che non permette grandi movimenti: si applicano oscillazioni lievi su un segmento cervicale, per modulare la risposta nervosa e ridurre la sensibilità al dolore.
  • Grado 3-4 – mobilizzazioni più ampie, usate quando il dolore è sotto controllo e l’obiettivo diventa recuperare la mobilità.
    Esempio: un paziente con limitazione persistente nella rotazione a sinistra dopo un’ernia cervicale: si lavora con oscillazioni più ampie sul lato interessato, favorendo un allungamento graduale delle strutture articolari e capsulari.
  • Grado 5 – manipolazioni ad alta velocità e bassa ampiezza (non sempre utilizzate, e solo quando indicate), mirate a sbloccare rigidità articolari specifiche.

Un aspetto fondamentale della Maitland è la continua valutazione durante il trattamento: si applica una mobilizzazione, si osserva la risposta del paziente e si regola immediatamente l’intensità, la direzione o il grado del movimento.

Questo permette di adattare ogni seduta “su misura” alla condizione e alla tolleranza del paziente.

 

Tecnica Maitland e approccio integrato alle cervicalgie come trattiamo il dolore cervicale e la radicolopatia da ernia cervicale

 

Perché non esiste la tecnica perfetta

Gli studi scientifici confermano che la tecnica Maitland è efficace nel dolore cervicale cronico, nelle radicolopatie (spesso da ernia) e nel dolore miofasciale¹²³⁴.

Ma numerosi altri studi sull’argomento dimostrano anche che nessuna tecnica è superiore in tutti i casi.

Il dolore cervicale può avere diverse origini, un modo di raggruppare le cause di dolore cervicale per macro-gruppi è il seguente:

  • articolare – rigidità delle faccette cervicali;
  • muscolare – contratture o trigger point;
  • discali – protrusioni o ernie che irritano le radici nervose;
  • posturali – squilibri dovuti a posture lavorative scorrette.

Spesso le cause si combinano, e per questo il fisioterapista deve padroneggiare tecniche diverse – Maitland, Kaltenborn, trazioni, esercizi attivi, rinforzo selettivo – e scegliere la miscela giusta per quel paziente.

 

Stabilizzare i risultati: la rieducazione funzionale

Un aspetto che molti sottovalutano è che, quasi sempre, per trattare in maniera risolutiva una cervicalgia, soprattutto se cronica, non basta la sola terapia manuale.

Il dolore cronico, infatti, comporta molto spesso una perdita di forza della muscolatura cervicale e scapolare. Questo indebolimento, se non corretto, può favorire la ricomparsa del problema.

Per questo, una volta ottenuto il miglioramento del dolore e della mobilità, è fondamentale consolidare il risultato con un programma di rieducazione funzionale e rinforzo muscolare.

Nel nostro centro utilizziamo la metodica DBC (Documentation Based Care), che si basa su esercizi mirati con macchinari dedicati, capaci di lavorare in modo selettivo e sicuro sui muscoli stabilizzatori della colonna cervicale.

Questa fase è ciò che ci permette di garantire risultati duraturi, riducendo il rischio di recidiva e migliorando la qualità di vita del paziente.

 

Il nostro approccio integrato

Nel nostro centro, il primo passo è sempre la valutazione iniziale approfondita:

  • test articolari e muscolari;
  • valutazione della sensibilità e della forza;
  • identificazione di eventuali segni di radicolopatia.

Sulla base di questi dati, costruiamo un piano che può includere:

  1. Terapia manuale – come la Maitland, manipolazioni vertebrali o trazioni;
  2. Esercizio terapeutico attivo – per recuperare mobilità e stabilità;
  3. Rinforzo selettivo DBC – per stabilizzare i miglioramenti ottenuti;
  4. Educazione posturale ed auto-trattamento – per prevenire ricadute.

 

La nostra esperienza

In oltre 25 anni di attività abbiamo trattato migliaia di casi di dolore cervicale e radicolopatia, e l’esperienza ci ha insegnato una cosa:

Non è la tecnica singola a fare la differenza, ma la capacità di usarla al momento giusto, nel modo giusto e in combinazione con le altre, per quella specifica persona.

Se soffri di dolore cervicale, o di brachialgia e ti interessa un consulto, prenotalo qui:

 

PRENOTA UN APPUNTAMENTO

 

Riferimento bibliografico

  1. Lee JH, et al. Effect of Maitland Mobilization in Cervical and Thoracic Spine and Therapeutic Exercise on Functional Impairment in Individuals with Chronic Neck Pain. J Phys Ther Sci. 2017;29(2):255–258. doi:10.1589/jpts.29.255 – PMID: 28243138
  2. Saeed MA, et al. Manual Therapy as a Management of Cervical Radiculopathy: A Systematic Review. Biomed Res Int. 2021;2021:6662601. doi:10.1155/2021/6662601 – PMID: 34181587
  3. Ahmed S, et al. Manual Therapy in Cervical and Lumbar Radiculopathy: A Systematic Review of the Literature. Int J Environ Res Public Health. 2021;18(12):6512. doi:10.3390/ijerph18126512 – PMID: 34200510
  4. Zahra F, et al. Clinical Outcomes of Maitland Mobilization in Patients with Myofascial Chronic Neck Pain: A Randomized Controlled Trial. Pak J Med Sci. 2021;37(5):1373–1377. doi:10.12669/pjms.37.5.4363 – PMID: 34290803

 

Dott. Marco Segina

Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).

Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.