Lordosi lombare e salute della colonna: quando la curva fa la differenza

Lordosi lombare e salute della colonna quando la curva fa la differenza

La lordosi lombare è la naturale curvatura della colonna vertebrale a livello lombare, con concavità posteriore.

È una struttura fondamentale per distribuire correttamente i carichi e mantenere l’equilibrio tra bacino, colonna e arti inferiori.

Quando la curva è troppo accentuata parliamo di iper-lordosi, mentre quando è appiattita o ridotta si definisce ipo-lordosi.

Queste due condizioni alterano l’equilibrio sagittale e modificano la distribuzione dei carichi tra dischi, faccette articolari e muscoli paravertebrali.

Un parametro strettamente correlato è il tilt pelvico (PT), cioè l’inclinazione del bacino rispetto al piano verticale.

Un tilt pelvico eccessivo tende a ridurre la lordosi, mentre un tilt anteriore (bacino “spinto in avanti”) può accentuarla.

 

Iper-lordosi: non sempre un problema

Per anni si è pensato che l’iper-lordosi fosse di per sé una causa di mal di schiena; oggi gli studi ci dicono che la realtà è più complessa.

Chi presenta una lordosi più accentuata non è automaticamente destinato al dolore lombare.

Al contrario, una curvatura ben formata può essere un fattore protettivo nei confronti delle protrusioni o ernie discali, perché riduce il carico diretto sui dischi intervertebrali e favorisce un miglior equilibrio delle forze lungo l’asse lombare1,2.

Tuttavia, se l’iper-lordosi è eccessiva, può causare dolore da sovraccarico delle faccette articolari posteriori, soprattutto quando si rimane a lungo in piedi, in estensione o con scarso controllo addominale3.

In questi casi, non è tanto la curva in sé a dare dolore, ma il conflitto articolare e la tensione muscolare che ne derivano.

 

Ipo-lordosi e tilt pelvico ridotto: più stress sul disco

All’estremo opposto troviamo l’ipo-lordosi, cioè una perdita della curva lombare naturale.

Questa condizione aumenta il carico assiale sul disco intervertebrale, facilitando nel tempo degenerazioni o dolore di tipo discogenico4,5.

Spesso è associata a un tilt pelvico ridotto o retroverso, che porta il bacino a “chiudersi” posteriormente e la colonna a perdere la sua fisiologica curvatura.

È un pattern tipico dei soggetti con muscolatura lombare debole o accorciamento degli ischiocrurali (muscoli posteriori della coscia).

Diversi studi mostrano che nei pazienti con low back pain cronico si osservano più frequentemente ipo-lordosi o riduzione dell’equilibrio sagittale (mismatch tra pelvic incidence e lordosis, o aumento del sagittal vertical axis)6,7.

In altre parole, non è solo la curva, ma l’intero assetto spinopelvico a contare.

 

Sagittal balance: equilibrio tra bacino e colonna

Il concetto di sagittal balance (equilibrio sagittale) descrive come il bacino e la colonna si organizzano per mantenere il baricentro sopra i piedi con il minimo dispendio energetico.

Un soggetto “in equilibrio” mostra una lordosi armonica, un tilt pelvico fisiologico e un SVA (sagittal vertical axis) vicino alla linea di gravità.

Quando questo equilibrio si perde – ad esempio per rigidità lombare, debolezza muscolare o compensi posturali – la colonna aumenta lo stress su dischi e articolazioni, con maggiore probabilità di dolore8.

 

Muscolatura lombare: la miglior alleata della curva lombare

Un aspetto interessante è la correlazione tra massa muscolare lombare e lordosi fisiologica:
chi possiede una muscolatura paravertebrale più sviluppata tende ad avere una curva lombare più armoniosa e minore incidenza di dolore cronico9.

In questi soggetti, la lordosi non solo non è un problema, ma rappresenta un segno di efficienza biomeccanica, perché i muscoli riescono a sostenere il carico e stabilizzare la colonna.

Ecco perché nel trattamento riabilitativo del mal di schiena, l’obiettivo non è “raddrizzare” la curva, ma rinforzare la muscolatura e migliorare il controllo lombo-pelvico.

 

In sintesi

  • Una lordosi ben formata è fisiologica e può avere effetto protettivo sul disco.
  • Un’eccessiva accentuazione può causare dolore articolare posteriore, soprattutto in stazione eretta prolungata.
  • Una lordosi ridotta o tilt pelvico retroverso aumenta il rischio di dolore discogenico.
  • L’equilibrio sagittale globale e la forza muscolare sono i veri determinanti del benessere lombare.
  • Come sempre, la diagnosi accurata è essenziale per impostare un percorso riabilitativo personalizzato ed efficace.

 

Non drammatizzare la postura: prevenire è meglio che preoccuparsi

Una postura con un po’ più o un po’ meno di lordosi non è di per sé una malattia.

Molte persone stanno perfettamente bene con curve più accentuate o più piatte senza alcun dolore.

L’importante è che la colonna sia funzionale, mobile e stabile.

Se però avverti fastidio o dolore lombare, oppure se sei semplicemente preoccupato per la tua postura, puoi prenotare una valutazione posturale o una visita fisioterapica presso il nostro centro.

Da oltre 25 anni, in Fisiosan aiutiamo i pazienti a capire la vera causa del loro dolore, spiegando con chiarezza cosa possono fare da soli e impostando un programma di auto-trattamento personalizzato.

Il nostro obiettivo non è solo farti stare meglio, ma risolvere il problema all’origine, con un percorso mirato, efficace e duraturo.

Perché la postura “perfetta” in assoluto non esiste. Ma una schiena in salute sì, e si costruisce con competenza, movimento e fiducia.

 

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Riferimento bibliografico

  1. Chun SW et al. The Spine Journal, 2017. “The relationship between low back pain and lumbar lordosis: a systematic review and meta-analysis.” DOI: 10.1016/j.spinee.2017.01.003
  2. Brinjikji W et al. AJNR Am J Neuroradiol, 2015. “MRI findings of disc degeneration in asymptomatic vs symptomatic individuals.” DOI: 10.3174/ajnr.A4173
  3. Sorensen CJ et al. BMC Musculoskeletal Disorders, 2015. “Lumbopelvic movement pattern and risk of low back pain during prolonged standing.” PMCID: PMC4469524
  4. Singh S et al. Frontiers in Public Health, 2024. “Lumbar lordosis angle and acute low back pain: cross-sectional analysis.”
  5. Skaf GS et al. Spine, 2011. “Lumbar lordosis, age, and intervertebral disc herniation level.” DOI: 10.1097/BRS.0b013e3181ef5f74
  6. Bilal M et al. Clin Spine Surg, 2025. “Sagittal spinopelvic parameters and their correlation with chronic low back pain severity.”
  7. Chaléat-Valayer E et al. Eur Spine J, 2011. “Sagittal balance of the spine and degenerative conditions: relationships with pain and disability.” DOI: 10.1007/s00586-011-1913-2
  8. Du SH et al. Frontiers in Public Health, 2023. “Posture assessment and spinopelvic alignment in low back pain.” DOI: 10.3389/fpubh.2023.1064111
  9. Park JH et al. Frontiers in Endocrinology, 2023. “Lumbar muscle mass and sagittal spinal alignment in adults with chronic low back pain.” DOI: 10.3389/fendo.2023.1172728

 

Dott. Marco Segina

Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).

Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.