Da circa un anno, nel nostro Centro, Alcuni specialisti esperti in questa tecnica , propongono le infiltrazioni di PRP (plasma ricco di piastrine) per il trattamento dell’artrosi, in particolare quella del ginocchio.
Chi ci conosce sa che non rincorriamo la moda del momento, ma lavoriamo su protocolli solidi, basati sull’evidenza scientifica e su risultati clinici reali.
Proprio per questo, leggere studi come quello pubblicato su Acta Orthopaedica Belgica nel 2021 ci conferma ( ancora una volta, perché di studi simili e dai risultati simili ce ne sono diversi) che ciò che vediamo in studio ogni giorno corrisponde a ciò che le evidenze dicono.
Lo studio: PRP vs acido ialuronico per l’artrosi del ginocchio
Lo studio in questione, che vi riportiamo perché trattasi di un Fulltext liberamente consultabile, è stato condotto al Cairo University Hospital su 200 pazienti con artrosi moderata del ginocchio (grado II e III secondo Kellgren-Lawrence).
Tutti hanno ricevuto 3 infiltrazioni intra-articolari ogni due settimane, ma divisi in due gruppi:
- Gruppo A: acido ialuronico ad alto peso molecolare
- Gruppo B: PRP leucocita-povero, ottenuto da doppia centrifugazione del sangue venoso
I pazienti sono stati seguiti per ben 36 mesi, con controlli a 2, 6, 12, 18, 24, 30 e 36 mesi. Sono stati valutati con scale standard internazionali:
- VAS (scala del dolore)
- IKDC (funzione del ginocchio)
- VOMAC (disabilità e limitazioni)
- Reiniezioni necessarie
I risultati: PRP più efficace e duraturo
Tutti i pazienti hanno mostrato un miglioramento iniziale, ma le differenze tra i due gruppi si sono fatte evidenti con il tempo:
- Il PRP ha ridotto il dolore in modo più stabile e duraturo
- VAS a 36 mesi: 40.9 (PRP) vs 60.3 (ac. ialuronico)
- Miglioramento funzionale più prolungato
- IKDC a 36 mesi: 55.2 (PRP) vs 46.1 (ac. ialuronico)
- Meno necessità di nuove infiltrazioni
- Solo 7 pazienti nel gruppo PRP sono stati reinfiltrati a 36 mesi, contro 15 nel gruppo ialuronico
- Soddisfazione più alta nel gruppo PRP, nonostante un leggero aumento di fastidio locale post-iniezione nei primi giorni (autolimitante)
Cosa ci dice tutto questo?
Che il PRP non è solo una moda, ma una terapia biologica con basi solide, capace di:
- migliorare i sintomi dell’artrosi in modo efficace e prolungato
- ridurre la disabilità
- posticipare o evitare l’intervento chirurgico nei pazienti selezionati
Ma attenzione: il PRP non è una bacchetta magica. E nemmeno una soluzione “a sé stante”.
Gli altri vantaggi del PRP rispetto ad altri farmaci
Uno dei motivi per cui abbiamo scelto di introdurre il PRP nei nostri protocolli è che offre vantaggi concreti anche rispetto ai trattamenti farmacologici più usati, come antinfiammatori o corticosteroidi.
- È autologo – il PRP si ottiene direttamente dal sangue del paziente, quindi zero rischi di reazioni allergiche o effetti collaterali sistemici.
- Nessun impatto negativo a lungo termine – a differenza dei corticosteroidi, che se usati ripetutamente possono danneggiare cartilagine e tendini, il PRP stimola attivamente i processi di riparazione e modulazione dell’infiammazione.
- Non maschera il dolore: lo affronta – gli antinfiammatori possono dare un sollievo temporaneo, ma spesso spengono solo il sintomo. Il PRP, invece, agisce sul terreno biologico, cercando di migliorare la qualità del tessuto articolare.
- Può rallentare la progressione artrosica – pur non essendo una “cura definitiva”, i dati mostrano che nei pazienti selezionati può posticipare o evitare l’intervento chirurgico.
E questo – unito a un buon percorso riabilitativo – è spesso ciò che serve per tornare a camminare meglio, muoversi meglio, vivere meglio.
Il vero valore nasce da un approccio integrato
Nel nostro Centro, il PRP viene sempre integrato all’interno di un percorso di fisioterapia mirata, perché sappiamo che:
- un ginocchio con artrosi ha bisogno di essere rieducato al carico e al movimento
- i muscoli circostanti devono essere rinforzati in modo specifico
- la postura, la biomeccanica e il controllo del movimento vanno rieducati per non sovraccaricare l’articolazione
Solo così il beneficio biologico del PRP trova terreno fertile per durare a lungo.
E proprio questo è ciò che ci ha colpito nello studio: il PRP funziona anche senza riabilitazione mirata, ma sappiamo per esperienza che con un approccio integrato i risultati sono ancora migliori.
Fisioterapia ed esercizio mirato: la base su cui il PRP può lavorare meglio
Lo diciamo da sempre ai nostri pazienti: non esiste un’unica soluzione valida per tutti. L’artrosi del ginocchio non si combatte con una singola iniezione o con una “bacchetta magica”. Serve un approccio globale.
E a confermarcelo è anche uno degli studi più autorevoli disponibili a livello internazionale: la Cochrane Review pubblicata dal gruppo di ricerca dell’Università di Sydney e di Melbourne.
Questa revisione ha analizzato 54 studi randomizzati, per un totale di oltre 5300 pazienti con artrosi del ginocchio, dimostrando in modo chiaro che l’esercizio terapeutico supervisionato:
- riduce il dolore in modo significativo (fino a 12 punti su una scala 0-100)
- migliora la funzione articolare (fino a 10 punti su 100)
- aumenta la qualità della vita dei pazienti
Questi effetti non sono solo rapidi: ma restano percepibili anche dopo 6 mesi, soprattutto per quanto riguarda la funzione motoria.
In particolare, i migliori risultati si ottengono quando l’esercizio è:
- individualizzato (cioè tagliato su misura per il paziente)
- guidato da un fisioterapista esperto
- costante nel tempo, con un numero adeguato di sedute
Per questo, nel nostro Centro, il PRP non viene mai proposto “da solo”.
L’infiltrazione è solo una parte del percorso. Il resto lo fa un buon lavoro sulla muscolatura, sul controllo motorio, sull’articolazione nel suo insieme. È lì che la fisioterapia dimostra tutto il suo valore.
Il PRP crea il terreno biologico, ma è l’esercizio terapeutico a “coltivare” il cambiamento.
Dolore al ginocchio? Artrosi? PRP e fisioterapia possono essere la risposta
Nel nostro Centro, da oltre 25 anni trattiamo migliaia di pazienti all’anno con problematiche ortopediche; Da un anno utilizziamo il PRP come parte di un trattamento integrato per i pazienti con artrosi del ginocchio, selezionati con cura in base alla storia clinica, agli esami e agli obiettivi di recupero.
Se hai dolore al ginocchio, una diagnosi di artrosi o se stai cercando un’alternativa concreta all’intervento, prenota una valutazione.
Valuteremo insieme se il PRP, combinato con un percorso riabilitativo strutturato, può essere la soluzione più efficace per te.
Riferimento bibliografico
- Sdeek M, Sabry D, El-Sdeek H, Darweash A. Intra-articular injection of platelet rich plasma versus hyaluronic acid for moderate knee osteoarthritis. Acta Orthop Belg. 2021;87(4):729-734.
- Fransen M, McConnell S, Harmer AR, Van der Esch M, Simic M, Bennell KL. Exercise for osteoarthritis of the knee. Cochrane Database Syst Rev. 2015 Jan 9;(1):CD004376. doi: 10.1002/14651858.CD004376.pub3
Dott. Marco Segina
Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).
Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.