La lombalgia discogenica è una delle cause più comuni di dolore lombare, derivante da lesioni o disfunzioni dei dischi intervertebrali. Per affrontare questa condizione in modo mirato ed efficace, il metodo McKenzie, noto come Diagnosi e Terapia Meccanica (MDT), si è affermato come un trattamento conservativo che si basa su una valutazione meccanica e sull’autogestione del paziente. In Fisiosan, abbiamo integrato questa metodica con altre tecniche avanzate, per un approccio multidisciplinare che ottimizza i risultati del trattamento.
Cos’è il Metodo McKenzie?
Il metodo McKenzie è stato sviluppato da Robin McKenzie negli anni ’50 e formalizzato negli anni ’80. Si basa su una valutazione meccanica che classifica il dolore spinale in tre sindromi principali: disfunzione, disallineamento (derangement) e posturale. Questo approccio si distingue per l’analisi della risposta del dolore a movimenti ripetuti o a posizioni mantenute, identificando la direzione di movimento che può alleviare o centralizzare il dolore[1]. In particolare, la lombalgia discogenica è spesso associata alla sindrome da disallineamento (derangement dicale) , che prevede un fenomeno noto come centralizzazione: una riduzione del dolore irradiato verso le gambe, un segno prognostico positivo.
Pilastri del trattamento McKenzie per la lombalgia discogenica
Il trattamento della lombalgia discogenica con il metodo McKenzie si fonda su alcuni pilastri fondamentali, che sono stati confermati da numerosi studi scientifici. Ecco una sintesi di questi.
Valutazione meccanica e classificazione
La valutazione meccanica è il primo passo nel trattamento della lombalgia discogenica. La valutazione aiuta a identificare la “preferenza direzionale” del paziente, ossia la direzione del movimento che riduce il dolore o favorisce la centralizzazione. Gli studi mostrano che fino al 91% dei pazienti con lombalgia presenta il fenomeno della centralizzazione, con il 67-85% che risponde meglio all’estensione della colonna vertebrale[1, 4]. La classificazione dei pazienti in sottogruppi (sindrome da disallineamento, disfunzione o posturale) permette di personalizzare il trattamento, mirando a soluzioni specifiche per ogni caso[1, 5].
Esercizi di preferenza direzionale
Il cuore del trattamento McKenzie per la lombalgia discogenica consiste in esercizi ripetuti in una direzione specifica. Gli esercizi di estensione lombare, ad esempio, sono particolarmente efficaci per i derangement posteriore in quanto riducono la pressione sul disco intervertebrale e favoriscono il ritorno del nucleo polposo nella sua posizione centrale, alleviando il dolore radicolare. Questi esercizi sono indicati per la sindrome da derangement, dove la centralizzazione è un segno positivo[5]. È importante evitare movimenti che causano la periferizzazione, ossia l’irradiazione del dolore verso le gambe, che è associata a una prognosi negativa[4].
Autogestione del paziente
Il metodo McKenzie pone una forte enfasi sull’autogestione del paziente. L’obiettivo è rendere il paziente autonomo, educandolo su come eseguire correttamente gli esercizi a casa e come adottare una postura corretta per prevenire le recidive. L’educazione posturale, come l’evitare posizioni in flessione prolungata, è cruciale per il mantenimento dei miglioramenti a lungo termine[5].
Integrazione con altre terapie
Anche se il metodo McKenzie è efficace, alcuni studi suggeriscono che, combinato con altre terapie come la terapia manuale o ad energia muscolare, può portare a miglioramenti ancora maggiori nella mobilità e nella riduzione del dolore[3]. Questo approccio multidisciplinare è particolarmente utile nei casi di lombalgia cronica, dove i risultati sono più evidenti quando integrato con tecniche avanzate.
Efficacia del Metodo McKenzie nella lombalgia discogenica
Lombalgia acuta
Una revisione sistematica ha mostrato che il metodo McKenzie riduce il dolore e la disabilità nei pazienti con lombalgia acuta, sebbene gli effetti non siano sempre clinicamente significativi[2]. Il trattamento è particolarmente utile quando il dolore si irradia sotto il ginocchio, ma la maggior parte dei casi di lombalgia acuta tende a risolversi spontaneamente entro sei settimane[6].
Lombalgia cronica
Per i pazienti con lombalgia cronica, il metodo McKenzie si è dimostrato efficace nel ridurre il dolore e migliorare la disabilità, sebbene gli effetti siano modesti rispetto ad altre terapie riabilitative[2]. Alcuni studi suggeriscono che il trattamento McKenzie è leggermente più efficace rispetto al placebo nel trattamento del dolore, ma non migliora significativamente la disabilità[3].
Aspetti psicosociali
Uno degli aspetti positivi del metodo McKenzie è il suo impatto positivo sugli aspetti psicosociali, come la riduzione della paura del movimento, il miglioramento dell’autoefficacia e la diminuzione del distress psicologico [3]. Questo è particolarmente utile per i pazienti che soffrono di dolore cronico, poiché il dolore lombare può essere spesso accompagnato da ansia e depressione.
Conclusioni: McKenzie come parte di un approccio integrato
Il metodo McKenzie rappresenta una delle opzioni più valide e strutturate per il trattamento della lombalgia discogenica, soprattutto nei pazienti che presentano il fenomeno della centralizzazione del dolore e rispondono agli esercizi di preferenza direzionale. I suoi punti di forza – la valutazione meccanica, la personalizzazione del trattamento, l’autogestione e il monitoraggio dei sintomi – sono confermati da numerose evidenze scientifiche[1, 2, 4, 5]. Tuttavia, non sempre il metodo è sufficiente da solo, e i suoi effetti, seppur presenti, non sono superiori ad altri approcci riabilitativi attivi in tutti i casi[2, 3].
È proprio per questo che da Fisiosan abbiamo scelto di non affidarci a una sola metodica, ma di integrare il meglio di ciò che la fisioterapia moderna offre. I nostri fisioterapisti, molti di questi formati nel metodo McKenzie, utilizzano questo approccio ogni giorno, ma sanno riconoscerne i limiti e affiancarlo – quando necessario – a terapie manuali, manipolazioni vertebrali, tecniche fasciali, mobilizzazioni tipo Mulligan e soprattutto a un rinforzo muscolare funzionale progressivo, grazie a protocolli avanzati come quelli DBC (Documentation Based Care), specifici per il rachide lombare.
Questo perché il dolore lombare discogenico non è mai solo un problema di postura o di disco, ma spesso si accompagna a debolezza muscolare, alterazioni del controllo motorio, rigidità articolare, paure legate al movimento e schemi compensatori radicati. Intervenire solo con esercizi ripetuti in estensione può portare benefici, ma non basta nei casi cronici o più complessi.
La nostra esperienza ci ha insegnato che la forza sta nella sinergia tra metodi, nella capacità di valutare bene e scegliere con criterio, non nel seguire una scuola di pensiero in modo dogmatico.
Se soffri di lombalgia, non accontentarti di soluzioni generiche: prenota una valutazione gratuita presso Fisiosan, dove il dolore viene studiato, inquadrato e trattato in modo ragionato e personalizzato, unendo scienza, esperienza e strumenti all’avanguardia.
Riferimento bibliografico
- Titolo: Evidence-informed management of chronic low back pain with the McKenzie method Autori: May S, Donelson R Data: Gennaio-Febbraio 2008 Pubblicato su: The Spine Journal DOI: 10.1016/j.spinee.2007.10.017 Link: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18164462/
- Titolo: The McKenzie method for low back pain: a systematic review of the literature with a meta-analysis approach Autori: Machado LA, de Souza Mv, Ferreira PH, Ferreira ML Data: 20 Aprile 2006 Pubblicato su: Spine DOI: 10.1097/01.brs.0000214884.18502.93 Link: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16641766/
- Titolo: The McKenzie Method and its association with psychosocial outcomes in low back pain: a systematic review Autori: Kuhnow A, Kuhnow J, Ham D, Rosedale R Data: Dicembre 2021 Pubblicato su: Physiotherapy Theory and Practice DOI: 10.1080/09593985.2019.1710881 Link: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31906793/
- Titolo: Effectiveness of the McKenzie Method of Mechanical Diagnosis and Therapy for Treating Low Back Pain: Literature Review With Meta-analysis Autori: Lam OT, Strenger DM, Chan-Fee M, Pham PT, Preuss RA, Robbins SM Data: Giugno 2018 Pubblicato su: Journal of Orthopaedic & Sports Physical Therapy DOI: 10.2519/jospt.2018.7562 Link: https://www.jospt.org/doi/10.2519/jospt.2018.7562
- Titolo: McKenzie Back Exercises Autori: Baumann AN, Orellana K, Landis L, Crawford M, Oleson CJ, Rogers H, Curtis DP, Baldwin KD Data: 3 Luglio 2023 Pubblicato su: StatPearls – NCBI Bookshelf DOI: Non disponibile Link: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK562258/
- Titolo: The McKenzie method for (sub)acute non-specific low back pain Autori: Machado LAC, Maher CG, Herbert RD, Clare H, McAuley JH Data: 5 Aprile 2023 Pubblicato su: Cochrane Database of Systematic Reviews DOI: Non disponibile Link: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37017273/
Dott. Marco Segina
Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).
Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.