Recentemente un piccolo studio clinico ha fatto notizia per aver documentato risultati molto promettenti con un nuovo farmaco sperimentale, l’AMG0103, capace di ridurre il dolore lombare cronico e rigenerare parzialmente il disco intervertebrale degenerato. Una notizia affascinante, che merita attenzione, ma anche realismo.
Perché se da un lato la ricerca farmacologica fa passi avanti, dall’altro la letteratura scientifica continua a confermare che la strategia più efficace oggi per la lombalgia discogenica resta l’esercizio terapeutico specifico, abbinato a tecniche di autotrattamento come quelle insegnate al paziente nel metodo McKenzie, terapie manuali e strumenti come la Tecarterapia e le manipolazioni vertebrali. E, come sempre, tutto parte da una valutazione clinica accurata e personalizzata.
AMG0103: il farmaco che promette di “riparare” il disco
Lo studio clinico di fase 1b pubblicato sul Spine Journal ha coinvolto 25 pazienti con dolore lombare cronico discogenico. A 19 di loro è stato somministrato AMG0103 in tre diverse dosi (0,3 mg, 3 mg e 10 mg) mediante una iniezione intradiscale, mentre i restanti 6 hanno ricevuto un placebo¹.
AMG0103 è un decoy oligonucleotidico che interferisce selettivamente con l’attività di NF-kB, un fattore chiave nei meccanismi infiammatori e degenerativi del disco. In parole semplici, si tratta di una terapia che mira a spegnere il processo infiammatorio interno al disco, responsabile di dolore e degenerazione¹.
Risultati sorprendenti, ma attenzione ai limiti
I risultati sono stati decisamente incoraggianti:
- nei pazienti trattati con 10 mg, il dolore è diminuito in media del 77% a 12 mesi;
- nella mediana, la riduzione del dolore ha raggiunto addirittura il **97,5%**¹;
- la risonanza magnetica ha mostrato un aumento dello spessore del disco (+0,3 mm in media), mentre nei pazienti placebo il disco continuava a degenerare (-0,25 mm)¹.
In più, nessun evento avverso grave è stato osservato. Solo un episodio di nausea transitoria, risolto spontaneamente¹.
Tutto molto promettente, ma è fondamentale ricordare che si tratta di uno studio molto preliminare, con pochi pazienti, senza gruppi eterogenei e senza follow-up a lungo termine. Anche in passato altre iniezioni intradiscali – come quelle con blu di metilene – avevano mostrato risultati brillanti negli studi iniziali, salvo poi essere ridimensionate da ricerche successive².
Insomma: è giusto essere ottimisti, ma con equilibrio.
E oggi? L’approccio più efficace è ancora non farmacologico
In attesa che farmaci come AMG0103 arrivino (forse) nella pratica clinica, la scienza ci indica chiaramente cosa funziona davvero per la maggior parte delle persone con lombalgia discogenica: esercizio terapeutico mirato e approccio attivo.
Esercizio terapeutico: il cardine
Le linee guida OMS 2023 ribadiscono che il trattamento di prima scelta per il dolore lombare cronico è rappresentato da esercizio fisico specifico, educazione del paziente e approccio attivo³. In particolare, per il dolore discogenico, numerosi studi mostrano che gli esercizi in estensione (come quelli del metodo McKenzie) possono alleviare la pressione sul disco e centralizzare il dolore⁴⁵.
Il metodo McKenzie (o Mechanical Diagnosis and Therapy) si basa su una valutazione attenta della risposta del dolore ai movimenti ripetuti. In molti pazienti con discopatia, la ripetizione dell’estensione lombare porta a una progressiva riduzione del dolore irradiato e alla sua centralizzazione, segno di decompressione e miglioramento⁴.
Una revisione sistematica del 2019 ha evidenziato che McKenzie, rispetto alla terapia manuale tradizionale, porta a una maggiore riduzione del dolore a breve termine e miglioramenti funzionali più duraturi⁴.
Uno studio RCT del 2024 ha inoltre confermato che, nei pazienti con lombalgia cronica, gli esercizi in estensione sono superiori a quelli in flessione nel ridurre dolore e sintomi irradiati⁵.
Rinforzo muscolare mirato
Oltre al movimento “direzionale”, è cruciale lavorare sul rinforzo muscolare, in particolare dei muscoli estensori della colonna. Una meta-analisi del 2025 ha dimostrato che l’allenamento in estensione isolata (Isolated Lumbar Extension – ILEX) riduce in modo significativo il dolore nei pazienti con lombalgia cronica⁶. Anche se l’effetto sulla disabilità e sulla forza non è sempre marcato, il beneficio in termini di riduzione del dolore percepito è chiaro.
E questo vale ancor di più se l’allenamento viene personalizzato, con carichi adeguati, monitoraggio fisioterapico e progressione controllata.
Noi di Fisiosan da molti anni lo sappiamo e utilizziamo i macchinari DBC che permettono appunto di rinforzare in modo selettivo la muscolatura del tronco.
Una terapia efficace nasce da una valutazione precisa
Uno degli errori più comuni è pensare che il “mal di schiena” sia una diagnosi. In realtà, è solo un sintomo comune a cause diverse: discopatie, artrosi, contratture, disfunzioni articolari, instabilità segmentarie, ma anche fattori psicosociali come stress e paura del movimento.
Proprio per questo ogni piano di trattamento deve iniziare con una valutazione accurata e individuale, che analizzi i fattori meccanici, posturali, neuromuscolari, emotivi e sociali.
Solo così è possibile costruire un piano terapeutico razionale, multimodale e integrato, come indicato anche dalle più recenti linee guida³.
Multimodalità: integrare per essere efficaci
Nel nostro approccio a Fisiosan, adottiamo una logica integrata basata su evidenze:
- esercizio terapeutico attivo (direzionale e di rinforzo),
- manipolazioni vertebrali (quando indicate, per migliorare la mobilità e ridurre la rigidità),
- Tecarterapia (quando indicata, per ridurre l’infiammazione locale e migliorare la vascolarizzazione – ne abbiamo parlato in questo articolo),
- educazione del paziente e prevenzione delle ricadute,
- coordinamento medico, quando necessario, per il corretto uso dei farmaci.
E i farmaci?
I FANS, anche se da banco, non vanno mai assunti con leggerezza. Hanno effetti collaterali potenzialmente gravi (gastrointestinali, renali, cardiovascolari) e vanno prescritti o autorizzati dal medico. Il fai-da-te, anche per “banali” mal di schiena, è una scelta rischiosa.
L’esperienza di Fisiosan
Da Fisiosan trattiamo ogni giorno pazienti con lombalgia cronica, anche di origine discale, seguendo percorsi basati sulla valutazione funzionale, sulla scienza più aggiornata e sull’esperienza clinica dei nostri fisioterapisti specializzati.
Abbiamo a disposizione oltre 200 mq di palestre fisioterapiche, tecnologia avanzata, e terapisti con formazione specifica McKenzie, Mulligan, McGill, DBC. Usiamo approcci attivi, personalizzati, e orientati al risultato funzionale, non solo sintomatico.
Se soffri di mal di schiena cronico, se pensi che la causa possa essere il disco, o se semplicemente vuoi una valutazione professionale per capire come muoverti, il nostro team è a disposizione.
Prenota una consulenza presso Fisiosan: scopri se il tuo mal di schiena può essere risolto con un percorso realmente efficace, costruito su misura per te.
Riferimento bibliografico
- Bruder SP, Tumilty S, Naraghi AM, et al. NF-kappa B Decoy Oligodeoxynucleotide Provides 12 Months of Pain Relief and Disc Height Restoration for Patients with Chronic Discogenic Low Back Pain: A Phase 1b Randomized Controlled Trial. The Spine Journal, 2025. DOI: 10.1016/j.spinee.2025.05.001
- Peng B, Pang X, Wu Y, Zhao C, Song X, Hou S. A randomized placebo-controlled trial of intradiscal methylene blue injection for the treatment of chronic discogenic low back pain. Spine, 2010. DOI: 10.1097/BRS.0b013e3181c2d64d
- World Health Organization. WHO Guidelines for the management of chronic low back pain, 2023. https://www.who.int/publications/i/item/9789240071230
- Namnaqani FI, Mashabi AS, Yaseen KM, Alshehri MA. The effectiveness of the McKenzie method compared to manual therapy for treating chronic low back pain: A systematic review. Journal of Musculoskeletal & Neuronal Interactions, 2019. https://www.ismni.org/jmni/pdf/74/04NAMN.pdf
- Park CH, Kim HS, Choi YS, et al. Comparison of Lumbar Extension vs Flexion Exercises in Patients with Chronic Low Back Pain: A Randomized Controlled Trial. Scientific Reports, 2024. DOI: 10.1038/s41598-024-58253-2
- Trybulski R, Mazur A, Zaworski K, et al. Isolated lumbar extension resistance training for chronic low back pain: A systematic review and meta-analysis. Scientific Reports, 2025. DOI: 10.1038/s41598-025-06011-7
Dott. Marco Segina
Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).
Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.